mercoledì 6 giugno 2012

Abbecedario



Albero di trasmissione
Biella
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sabato 2 giugno 2012

La trasmissione e la musica: l’organo a canne


Il sistema di trasmissione nell’organo a canne consiste in un insieme di meccanismi che permettono l'apertura delle valvole di immissione dell'aria nelle canne, una volta premuti i tasti, e la  conseguente emissione di suono.  Il sistema di trasmissione permette inoltre la scelta del registro, ovvero un insieme di canne e l'attivazione di diverse funzioni come l'unione, ovvero il sistema che permette di unire manuali e pedaliera. 
I principali sistemi grazie ai quali è possibile fare ciò sono  numerosi e molto differenti:   meccanico, pneumatico-tubolare, elettrica, elettronica e combinazioni di questi.
La trasmissione meccanica è un insieme di leve, tiranti, molle ed altri accorgimenti meccanici che, collegati tra di loro in modo opportuno, riescono a trasmettere il movimento del tasto della tastiera alla valvola che apre il foro sottostante alla canna che al tasto corrisponde. Tutto l'insieme di questi meccanismi si chiama 'catenacciatura'.


 Sul sito dell’AMMI, l’associazione italiano musica meccanica è possibile trovare una sintetica spiegazione di tutti i vari meccanismi sfruttati.



giovedì 31 maggio 2012

Intorno alle macchine


La trasmissione meccanica è il complesso degli organi che servono per trasmettere potenza in un sistema meccanico dal motore all’utilizzatore. Numerosi e differenti possono essere i modi e gli organi atti a trasferire l’energia cinetica da un motore all’elemento finale utilizzatore, dagli alberi ai giunti, dalle catene alle cinghie, dalle ruote dentate a quelle lisce, dagli ingranaggi alle leve, dalle pulegge alle bielle. 


Trasmissione meccanica negli autoveicoli

Negli autoveicoli il sistema di trasmissione dal motore è costituito da diversi elementi tra cui l’albero di trasmissione, il differenziale collegato tramite semiassi alle ruote, il cambio e la frizione. Il cambio è il sistema di ingranaggi che permette di cambiare il rapporto di trasmissione tra le ruote e il motore; ciò è possibile grazie alla frizione 
che isola temporaneamente l’albero di trasmissione dal motore in modo tale da poter effettuare il cambio di velocità. Il differenziale, invece, distribuisce la rotazione (il momento torcente) tra le due ruote motrici affinché queste ultime possano effettuare le curve; ha la funzione, quindi, di trasformare il moto longitudinale dell’albero motore in moto trasversale delle ruote motrici. Approfondendo quest’ultima componente, il differenziale, possiamo sottolineare il fatto che questa componente è presente sulle ruote motrici delle auto a differenza ad esempio dei kart: in questo tipo di mezzo, infatti, l’assenza di differenziale si traduce in collegamento rigido dell’assale con conseguente pattinamento delle ruote nelle curve soprattutto a corto raggio. Nelle auto, invece, il differenziale consente di percorrere alle ruote interne a una traettoria curvilinea con velocità ridotta rispetto alle esterne. II differenziale autobloccante è un dispositivo in grado di trasmettere una porzione della coppia motrice anche quando uno dei due pneumatici slitta, garantendo sempre e comunque la trazione. Esistono vari tipi di differenziali meccanici autobloccanti: a lamelle, Torsen ed a giunto viscoso. 









Trasmissione meccanica nelle biciclette

Nelle biciclette il sistema elementare di trasmissione del movimento del conducente alle ruote è costituito da due ruote dentate una solidale alla ruota posteriore e l’altra applicata al movimento centrale sul telaio della bicicletta, vincolate e collegate da una catena. La ruota dentata dei pedali è collegata con un pignone connesso al mozzo della ruota posteriore attraverso un sistema detto scatto libero, in modo da non vincolare i pedali a essere trascinati dalla catena, ma solo da consentire alla ruota di girare liberamente nel senso del moto. Nel sistema a scatto fisso, invece, il movimento dei pedali è sempre vincolato in modo solidale alle ruote nel senso del moto e in quello opposto. Nelle biciclette che presentano il cambio, ovvero la possibilità di cambiare rapporto di trasmissione adattandolo alla pendenza del percorso, è presente il deragliatore: quest’ultimo è un dispositivo che permette di spostare la catena tra ingranaggi affiancati che differiscono nel numero di denti. 




Trasmissione fluidodinamica 
Nelle macchine da cantiere e di movimento terra, spesso viene adottato un sistema di trasmissione della potenza basato sulla pressione di un liquido incomprimibile, solitamente un apposito olio utilizzzato come vettore energetico. Questo sistema sfrutta i principi base della fluidodinamica (in particolare della oleodinamica): in queste macchine, infatti, il motore aziona una pompa che esercita una pressione su un fluido; un sistema di valvole manovrate invia il fluido ai cilindri idraulici che generano moto lineare ed ai motori idraulici che producono rotazione. La trasmissione fluidodinamica elimina la necessità di cambio e differenziale.



lunedì 28 maggio 2012

A fianco dei protagonisti

Ecco alcuni dei protagonisti che, grazie alle intuizioni geniali e alle invenzioni che hanno prodotto, hanno reso possibile la trasmissione sotto differenti punti di vista.


Johann Gutenberg (1398-1468), inventore della stampa a caratteri mobili



Samuel Morse (1791-1872), inventore del telegrafo elettrico



Claude Chappe (1763-1805), inventore del telegrafo ottico



Antonio Meucci (1808-1889), inventore del telefono



Guglielmo Marconi (1874-1937), inventore della radio






venerdì 25 maggio 2012

Nei brevetti

Brevetto del Telegrafo



TELEGRAPH, Patent number 234260

Filing date: Oct 25, 1879, Issue date: Nov 9, 1880. 







Brevetto del Derailleur bicycle


DERAILLEUR BICYCLE, Patent number 4201095
Filing date: Jun 1, 1978, Issue date: May 6, 1980




Il derailleur (deragliatore) è il meccanismo che permette alle biciclette di utilizzare diversi rapporti di trasmissione, in modo tale da adattare la pedalata a seconda delle condizioni di pendenza della strada. Il deragliatore consiste in un dispositivo che obbliga la catena a mantenere la sua posizione sulla ruota dentata, permettendo al tempo stesso di spostarsi parallelamente alla ruota dentata stessa, per mezzo di meccanismi differenti a seconda del modello (generalmente avviene per mezzo di un cavo azionata da una manetta posta sul manubrio). Leve e pulegge permettono il tensionamento della catena, vincolandola costantemente alla ruota dentata in cui è posizionata in quel momento.

martedì 22 maggio 2012

Nelle copertine dei libri

Alcuni esempi di copertine di libri correlati al tema della trasmissione digitale e di informazioni, della comunicazione e dei mezzi di comunicazione.